Sorelle della Sacra Famiglia oggi

Dopo la morte della fondatrice, avvenuta nel 1834, l’Istituto portò avanti l’opera, che Leopoldina aveva pensato e realizzato.  
Purtroppo le vicende politiche dell’Italia influirono in modo molto negativo sull’Istituto. Per le Sorelle della Sacra Famiglia iniziarono varie difficoltà e un lungo periodo di sofferenza.

Il 16 maggio 1859, in occasione della guerra tra Piemonte e Austria, il Municipio di Verona fece sgomberare il convento delle Terese per utilizzarlo come ospedale militare. Tutte le attività - comunità, noviziato, convito, scuole esterne – furono concentrate quindi a San Domenico.

Il 7 luglio 1866 il governo italiano emanò poi una legge di soppressione degli Ordini e Istituti religiosi. Nel 1867, dopo l’annessione di Verona allo stato italiano, i beni dell’Istituto furono incamerati dallo Stato e nessuna nuova religiosa sarebbe potuta entrare da allora in avanti nell’Istituto. Alle 69 professe presenti a San Domenico fu concesso di rimanere fino alla loro graduale estinzione, però il governo si riservò la possibilità di far sgomberare completamente il monastero secondo le sue necessità.

Qualche anno dopo, nel 1871, le Sorelle della Sacra Famiglia acquistarono di nascosto alcuni stabili situati presso San Giovanni in Valle e, con molti sacrifici, vi allestirono la casa di noviziato.
Nel 1904,  le 17 suore rimaste a San Domenico ricevono lo sfratto e si uniscono alle 20 professe presenti clandestinamente a San Giovanni  in Valle.  Essendo stati tolti loro tutti i redditi, furono costrette ad uscire dal convento per andare a lavorare. Fu un duro colpo, specialmente per le Sorelle più anziane, che avevano potuto vivere in clausura. Ma in questo modo, si aprì la possibilità di fondare nuove case a Roverè, Marzana, Volargne, Quinto e fino ad Ariano Polesine.

Le Costituzioni della Congregazione  ottennero l’approvazione pontificia l’8 settembre 1948. Le Regole scritte da Leopoldina erano state sfrondate di alcuni elementi non corrispondenti ai quadri del nuovo diritto canonico, ma l’ispirazione centrale rimase in tutta la sua purezza.

Oggi, le Sorelle della Sacra Famiglia si dedicano alla formazione e all'educazione dell'infanzia e della gioventù, ad attività che promuovono la santificazione della famiglia nelle forme di accoglienza verso le situazioni di povertà date dall’età, dall’emarginazione, dall’immigrazione, al servizio della comunità parrocchiale, all'animazione di ritiri ed esercizi spirituali.

Si prestano ad ogni altra forma di apostolato, secondo lo spirito proprio e le necessità della Chiesa, come scrisse Leopoldina, "in qualsiasi parte del mondo dove si speri maggior servizio di Dio".
Per questo sono presenti in Brasile, nelle Filippine, dove il loro apostolato è al servizio delle parrocchie,delle famiglie, dei giovani.


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